Al VinItaly la terra vestina c’è e si vede

Superate file ed ostacoli vari, Verona apre le porte del suo salone del vino meglio noto come VinItaly a turisti, esperti del settore e curiosi.

Milioni e milioni di persone. Toscana e Piemonte sono i padiglioni maggiormente presi d’assalto, ma i veri cultori del buon vino non disdegnano affatto il contenitore abruzzese. Il VinItaly 2018 per l’Abruzzo ha segnato anche il prestigioso traguardo dei 50anni della Doc Montepulciano d’Abruzzo, festeggiati in un gala all’interno del Palazzo della Guardia a Verona. Entrati nel regno del vino d’Abruzzo siamo accolti da Fausto Zazzara, Tocco da Casauria, e dal suo pregiatissimo spumante metodo classico. Una piccola produzione artigianale, di nicchia, ma che nulla ha da invidiare ai più blasonati spumanti d’Italia. Restando nell’area vestina incontriamo poi l’azienda loretese di Torre dei Beati. Un’azienda a conduzione famigliare nata nel 1999 grazie alla volontà e alla passione che lega Adriana Galasso e Fausto Albanesi. È stato, infatti, grazie all’amore sbocciato tra i due su di un banco di un corso di degustazione che hanno deciso di dare vita a questa bellissima realtà vitivinicola situata a Loreto Aprutino. Sempre nel territorio pescarese poi incontriamo Francesco D’Onofrio, dell’azienda Marchesi de Cordano che, con il suo Santa Giusta, prodotto grazie alla sapienza dell’enologo Vittorio Festa, riscuote consensi e successo. Per ultimo, ma solo a livello temporale, abbiamo l’onore di incrociare Francesco Paolo Valentini. Il noto e prezioso produttore loretese non ha espositore nel contenitore veronese, ma la sua presenza si fa sentire e apprezzare da tutti. Sempre nel territorio alto pescarese, a Tocco da Casauria, c’è poi la famiglia Terzini, con i fratelli Domenico e Roberto che portano avanti l’azienda dal 2010 e producono più di 150 mila bottiglie in un territorio di 20ettari ai confini del Monte Morrone Majella. Nel VinItaly 2012 vincono la medaglia d’ora nella categoria vini rossi e da allora i consensi ed i successi sono continuati. Al VinItaly di certo l’Abruzzo c’è ed è protagonista, la speranza è che il buon vino possa essere motore anche per un turismo enogastronomico necessario a valorizzare le bellezze d’Abruzzo ed in particolare quelle dell’area Vestina.

Francesco Bellante

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