Nel settore informatico un hub è un dispositivo di rete che ha la funzione di accentratore, una sorta di nodo di smistamento dei dati che provengono da una rete di comunicazione.
La regione Abruzzo, sospesa tra essere l’ultima Regione del Nord e la prima del Sud, soffre di una narrazione che spesso diventa rappresentazione di un fatalismo al quale noi stessi crediamo. Il primo metodo per rovesciare stereotipi è quello di attingere ai dati, e i dati ci parlano di un Abruzzo che è, in realtà, un vero e proprio hub di eccellenze mal raccontate.
Un Abruzzo vivo in tutti i settori produttivi e dove l’80% dei piccoli comuni amministra il 70% del territorio dove vengono prodotte eccellenze DOP- denominazione origine controllata- e
Igp- indicazione geografica protetta-, un’area geografica che, con appena 1 milione e 300 mila abitanti, è al quinto posto in Italia nel settore export nazionale ed internazionale, ancora quinto nella moda per numero di addetti coinvolti nella filiera, settimo nel settore della produzione industriale, 4 poli universitari, un centro di ricerca presso il Gran Sasso, LNGS, il più qualificato in Europa, terra di parchi faunistici, laboratori artigianali e cittá come Pescara dove le anticipazioni commerciali battono persino Milano o New York.
Sono i dati raccolti dalla Fondazione Symbola e dalla Fondazione Hubruzzo, per una Industria Responsabile, nel volume “100 Innovation Stories: Abruzzo”, dopo aver effettuato la medesima ricerca qualitativa in Veneto, Toscana, Basilicata, Calabria e Campania. La Fondazione Hubruzzo – www.hubruzzo.net- nasce proprio come accentratore di contronarrazione positiva basata su di una sistematica di lavoro che riporti l’Uomo al centro dei luoghi, il pensiero proiettato verso il futuro come ponte tra imprese e creatività, tra industria ed arte. Potrete coglierne ogni sviluppo partecipando a FRA Futuro Ragione Arte, venerdì 22 novembre alle ore 14.30 presso Yag/ Garage via Caravaggio 125 a Pescara, incontro a più voci su come ideare
questo ponte e renderlo percorribile.
Il metodo di percorribilità è anche una serie di obiettivi riassunti in un manifesto chiaro e profondo, rivoluzionario nel suo significato ancestrale di rovesciamento, di luoghi comuni, e contemporaneo, rivolto all’industriale abruzzese che deve confrontarsi senza soggezione con il mondo, sostenendo l’innovazione quando porta vantaggi di lungo periodo, rigettandola quando determina tendenze effimere o bolle speculative. Non solo economia della cultura ma una nuova cultura dell’economia nella quale anche noi de Lacerba, ci impegneremo a conferire spazio alla comprensione del nuovo rapporto tra uomo, ambiente ed innovazione.
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