ABRUZZO: PROCESSO CONTRO TOTO HOLDING ED I VIADOTTI A RISCHIO CROLLO
Acerbo di Rifondazione Comunista “Assurda la non costituzione civile del Ministero”

Augusto De Sanctis ed io, abbiamo denunciato come, alla prima udienza davanti al gup del procedimento contro Carlo Toto e la sua società concessionaria delle autostrade A24 e A25, non si è costituito parte civile il ministero dei trasporti che pure è citato come parte lesa.
Queste le parole di Maurizio Acerbo, segretario Nazionale di Rifondazione Comunista all’indomani della prima udienza in seguito al rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica dell’Aquila di tutti i vertici della Toto Holding e della controllata Strada dei Parchi Spa nell’ambito della inchiesta sullo stato strutturale dei viadotti ricadenti nel territorio aquilano. Secondo i pm ed il Comando provinciale dei Carabinieri, 9 dei 25 viadotti che insistono in quel tratto, sarebbero stati a rischio crollo.
Acerbo e De Sanctis puntano il dito contro il Ministero dei Trasporti, guidato da Paola De Micheli del Partito Democratico.
“Un primo risultato lo abbiamo ottenuto oggi: il ministero ha comunicato che si costituiranno nella prossima udienza ma direi

che dovrebbero costituirsi parte civile anche la Regione Abruzzo e la Provincia dell’Aquila visto che l’inchiesta riguarda la mancata manutenzione di 25 viadotti in quel comprensorio. Le istituzioni hanno il dovere di rappresentare i cittadini abruzzesi che per anni sono stati tartassati da altissimi pedaggi. Regione, provincia e comuni sono stati distratti o hanno paura di un potente imprenditore con molti legami con la politica?”
Il pensiero corre, inevitabile, al crollo del Ponte Morandi a Genova: il Comitato dei familiari delle vittime proprio in questi giorni sta vivendo la fase del processo arrivato al secondo incidente probatorio sulle cause del crollo e per tutta febbraio si discuterà e si analizzeranno le perizie depositate dai tecnici delle parti.
“Dopo la strage del Ponte Morandi questo comportamento omissivo suona come un’offesa innanzitutto al vittime. Come può il Ministero non costituirsi in un procedimento che vede coinvolto un concessionario privato accusato di aver creato con la mancata manutenzione pericolo di crollo totale o parziale di 9 viadotti?”

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