ABRUZZO: INIZIA IL TOUR DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO “BRIGATE ROSSE L’INVISIBILE”

A 44 anni dal rapimento di Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo 1978, ricorrenza anche della morte dei ragazzi della scorta -Oreste Leonardi, Francesco Zizzi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino e Giulio Rivera- continua il tumour di presentazione del libro  “BRIGATE ROSSE L’invisibile”, uscito di recente edito da “Falsopiano” e scritto da Berardo Lupacchini, direttore de Lacerba e redattore de Il messaggero, e dalla giornalista Simona Folegnani con l’introduzione a cura di Massimo Coco.

Il libro tratta di una delle vicende più controverse della stagione terroristica nel nostro Paese: quella del sequestro, da parte delle Brigate Rosse, del re degli spumanti Vittorio Vallarino Gancia. Era il 5 giugno 1975 quando l’industriale venne aggredito e nascosto nella cascina Spiotta, tra Canelli ed Acqui nell’alessandrino, e liberato il giorno successivo, dopo un conflitto a fuoco con i Carabinieri, dove perse la vita l’appuntato Giovanni D’Alfonso e la brigatista Mara Cagol.

Come nella vicenda Moro, anche per il conflitto a fuoco alla cascina Spiotta le indagini non portarono mai a nulla perché, come spiega Sergio Favretto, avvocato di Bruno D’Alfonso, figlio del carabiniere ucciso, “omissioni, reperti spariti e depistaggi ne condizionarono l’esito”. Nel libro si descrive anche l’esistenza di un infiltrato nelle Brigate Rosse,mai rivelato prima e che rende lo scritto un’opera da leggere attentamente. 

Le presentazioni del libro cominceranno ad Acqui Terme (Al), Melazzo (Al) e Canelli (At), cittadine in cui si verificarono gli eventi oggetto di studio e riflessione del volume presentato, tendenti a chiarire definitivamente lo svolgimento dei fatti e dissipare i tanti dubbi che avvolgono ancora il tragico epilogo del rapimento Gancia, in cui rimase ucciso  l’Appuntato dei Carabinieri Giovanni D’Alfonso.

 

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