RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – È con profondo sconcerto che ci troviamo ancora una volta costretti a denunciare pubblicamente lo stato di abbandono, irresponsabilità e silenzio omertoso con cui l’Amministrazione comunale sta gestendo – o meglio, evitando accuratamente di gestire – una questione di primaria importanza: la sicurezza strutturale del nostro centro storico e degli edifici pubblici cittadini. Il crollo del marciapiede del Belvedere Gaist, in piena zona storica, non è stato solo l’ennesimo segnale di un territorio che cede sotto i piedi, ma il simbolo di un’amministrazione che ha abbandonato ogni senso del dovere nei confronti della comunità.
Non una parola chiara, non una relazione pubblica, non un’assunzione di responsabilità. Un silenzio che pesa più delle macerie, con probabile ed enorme spreco di denaro pubblico, sottratto ad altre possibili necessità. Eppure parliamo di lavori recenti, finanziati con soldi pubblici, che avrebbero dovuto prevenire dissesti e invece li hanno generati o aggravati. Un capolavoro d’incompetenza condito da opacità e reticenza. Viene quasi da pensare che l’opera principale non sia stata il consolidamento del centro storico, ma la stesura di un copione per occultare anomalie, responsabilità tecniche e gestionali.
Nel frattempo, la salita del Castello si sgretola visibilmente insieme ai due versanti di Villa Santa Maria e le segnalazioni di crepe nelle abitazioni e nelle mura di contenimento aumentano a vista d’occhio. I cittadini, giustamente preoccupati, vengono però etichettati come allarmisti, se non addirittura visionari. In un mondo normale si ascoltano i cittadini; qui si deridono, si screditano, si ignorano e a noi consiglieri ci definiscono sciacalli solo per aver previsto gli altri due crolli purtroppo puntualmente avvenuti. Ricordiamo che due sentenze a favore di privati cittadini proprietari di case del Centro Storico hanno già sancito la responsabilità dell’Ente.
Eppure, l’Amministrazione fa spallucce, come se la legge fosse un’opinione e il benessere delle famiglie un dettaglio trascurabile. Una pericolosa abitudine all’impunità che rivela un’amministrazione scollegata dalla realtà e priva del senso più basilare di responsabilità istituzionale. Ma non basta. Alcune scuole di Spoltore, frequentate ogni giorno da centinaia di bambini e ragazzi, versano in condizioni preoccupanti: infiltrazioni d’acqua, crepe nei muri, pavimenti ammalorati, spazi esterni in stato di abbandono.
Il diritto allo studio si sta trasformando in un rischio strutturale quotidiano. In che Paese un sindaco dorme sonni tranquilli sapendo che i propri edifici scolastici non garantiscono sicurezza? In quale coscienza trova rifugio chi ha giurato di tutelare i più piccoli e poi volta lo sguardo dall’altra parte? La verità è una sola: a Spoltore oggi non esiste alcuna garanzia per la sicurezza dei cittadini. Esiste un’amministrazione che vive nel negazionismo cronico, che nasconde i fallimenti come la polvere sotto il tappeto e che pensa di cavarsela con la propaganda, a tal proposito appare chiaro a tutti la la figura del social media manager. La sicurezza non è un’opinione. E l’incompetenza, quando mette a rischio vite umane, smette di essere una colpa politica e diventa una responsabilità etica e civile.
I Consiglieri di Opposizione di Centrodestra – Comune di Spoltore















