SAGRA&PROFANO: LA PRIMA SERATA, UN CONVIVIO DI SAPORI, TRA FLEXO E GOLDEN AGE
Vi raccontiamo come abbiamo nutrito corpo e anima

Prima serata di Sagra&Profano, edizione 2025. A Loreto Aprutino si sono accesi i motori e si aspettano i prossimi 3 giorni per scaldarli in un weekend di musica, cibo e arte.

Quest’anno la Sagra compie 30 anni dalla sua prima edizione, seppur con una interruzione forzata di 16 anni, dal 2008 al 2024. Eppure con qualche novità che vi racconteremo ogni sera, alla ricerca del giusto equilibrio tra nutrimento del corpo e dell’anima.

La prima è sicuramente il ritorno di chef Adriano Trasoletti nella Piazza Unità d’Italia, conosciuta da tutti come la “piazzetta“. Si ripresenta tirata a lucido con la pavimentazione completamente restaurata e la facciata dell’ex Chiesa di San Giuseppe illuminata. Un ritorno, quello di Trasoletti, con il marchio del ristorante Alle Volte di Penne ma cambusa e sala cucina sono del Convivio Girasole che spalanca le porte e rivitalizza lo spazio natìo. Alle volte ritornano –battuta d’obbligo– e molti sperano che restino anche!

Fine serata in Piazzetta

Da non perdere, assolutamente, gli anellini alla pecorara, presentata nelle due versioni, tradizionale e fusion con pistacchi, apprezzatissima dagli avventori anche la pecora alla callara, fatta proprio seguendo tutti i dettami della tradizione. Questa sera, 25 luglio, un allestimento sarà dedicato all’Olio Prètole dell’Azienda agricola Pierluigi Pace, del resto uno dei segni identitari del paese è proprio nella produzione dell’olio extravergine di oliva e la varietà dritta non poteva certo mancare.

Sempre in piazzetta, a distanza di 5 metri, un salto nell’arte contemporanea di David Zeller, papà di Flexo, l’omino in acrilico termoformato a mano, che l’artista fa vivere in tutte le posture quasi ad immolare una maschera neutra che comunica solo con il corpo eppure capace di rappresentare sentimenti e stati d’animo.

Le sculture di David Zeller

Proseguiamo nel percorso verso la parte bassa del paese, tra il Chiostro della Chiesa di San Francesco e Palazzo Tanzi, una sorta di galleria del vento tra arte e ricerca storica: vi avevamo parlato della bellissima Mostra GAETANO PANBIANCO – LA TIPOGRAFIA DIVENTA POESIA   ideata e allestita da Fausto Roncone e ci appare ottima l’dea di riproporla nel contesto di questa edizione. Ma quello che non dovete assolutamente perdere è l’allestimento Golden Age- Ceramiche del Museo Acerbo tra materia e luce, a cura del gruppo Artemisia guidato dal maestro Roberto Zuccaro. Sono ormai anni che queste artiste sono state prese per mano da Zuccaro e condotte sulla via dell’esplorazione capillare di arte, tecnica e creatività. Sono stati riprodotti, su grande scala, due soggetti di ceramica abruzzese conservati nel Museo Acerbo. La tecnica è quella della pittura ad olio sublimata su cartoni dorati che, normalmente, vengono usati per le torte. Creativo e anche un po’ geniale se pensiamo- questa la suggestione personalmente ispirata– che l’oro in pittura ha sempre rappresentato l’elemento divino e, se non irraggiungibile, comunque lontano. Mentre nelle ceramiche raramente l’oro sopravvive al tempo. Con queste due enormi creazioni il gruppo Artemisia ha reso vivo il dialogo tra materia e luce, ma anche vivente il senso di fare arte come esperienza quotidiana. L’entusiasmo con il quale le signore ci hanno raccontato gli incontri del venerdì con il loro maestro, la lunga preparazione, l’impegno mai scemato, lo stupore per i traguardi raggiunti, sono lo straordinario nell’extra ordinario.

La riproduzione della ceramica creata da Artemisia

Tutto ciò è confermato nella mostra Pio Biove- Divagazioni sul bue, dello stesso gruppo artistico che, sempre con Zuccaro al timone, ha rivisitato, attraverso differenti tecniche, l’immagine del bue di San Zopito. Sempre a Palazzo Tanzi, per gli appassionati di fotografia due gli eventi dedicati: la Mostra “10 anni in Cina” e la Mostra ” La memoria dell’Alloro” che aveva impreziosito l’edizione 2022 di Paesemadre.

Lo spazio Artemisia

 

Divagazioni sul bue

La serata si conclude, per noi, nella suggestiva Piazza del Mercato Vecchio: qui, forse, l’allestimento food&drink più elegante e armonioso: Cantine Torre Raone e Trattoria Ricomincio da me stringono sodalizio e si presentano in gran spolvero con un menù tradizionale innaffiato da Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo e Pecorino.

Sagra&Profano proseguirà questa sera a partire dalle 20.00.

 

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