PRIMOGRANO TOUR 2025 dell’Azienda Rustichella d’Abruzzo è l’evento che, ormai da più di 10 anni, consacra la fine della raccolta del grano, la trasformazione dei chicchi in farina e della farina in pasta. È lei la regina mondiale che si offre, gustosa e fumante, sulle tavole di tutto il mondo e, proprio come una rockstar, viene celebrata in un tour che non solo è una intelligente operazione di marketing ma corrisponde ad una iperbole quasi poetica: se il globo gira, arriverà anche qui. Ed in Abruzzo sono arrivati ospiti da tutte le parti del mondo, dalla Cina all’Australia, dall’India, dalla Corea, sono arrivati proprio dove Rustichella nasce, attraverso l’ultima fase di trasformazione della trebbiatura.
La prima tappa è stata organizzata a Rocca Pia, nella conca tra Monte Pratello e Monte Rotella, in quello spazio mozzafiato che è l’Altopiano delle Cinque Miglia Definito “la Siberia del Mediterraneo” da anni accoglie il reimpianto dei semi del grano antico “marzuolo”, capace di resistere alle basse temperature della zona.

Venerdì 18 luglio, presso la Tenuta San Pellegrino la cena con luminarie e musica dal vivo. Al fianco della famiglia Peduzzi tante aziende del territorio con i prodotti tipici: i formaggi della Tenuta del Proposto, i salumi dell’Azienda Agricola Di Mascio, il pane del forno di via Venezia, i panini del Panificio Linda, la celebre porchetta Nobilio di Loreto Aprutino, le noccioline calde, i dolci della tradizione abruzzese e i sottaceti della Giara. Gran direttore d’orchestra Sergio Di Zio de La Bilancia, ristorante icona di gusto e bontà. Il sangue delle vene rinforzato dai vini Ciavolich, la performance clou nello show cooking dello chef Max Mariola. La sua cover estiva di pasta e fagioli ha esaltato anche altre due celebrità della terra nostrane, il pomodoro Pera ed il Tondino del Tavo. Dopo conoscenza e gusto, l’esperienza si arricchisce: non poteva mancare la degustazione del principe consorte della pasta, l’olio extravergine di oliva, del quale sono state esposte le caratteristiche sensoriali presso il Frantoio d’Annibale a Pianella.
Rustichella d’Abruzzo, superato il traguardo dei 100 anni, cristallizzati nella immagine della famiglia Sergiacomo di Penne che, nel 1924, impiantò il primo pastificio, negli anni ’80, grazie a Piero Peduzzi, il padre degli attuali titolari Gianluigi e Stefania e marito di Nicolina Sergiacomo, si afferma con un logo nuovo e con una nuova linea da immettere nel mercato.

Alla fine degli anni ’80 il sogno di Piero approda a New York, grazie alla tenacia di Gianluigi, ormai grande e pronto a dedicarsi all’azienda, e grazie alla drogheria di DEAN&DELUCA che introduce nel suo negozio di Soho la pasta Rustichella. L’incontro con Rolando Ruiz Beramendi la consacrerà al mercato americano. Prima di lei, come prodotto immateriale, solo la grande opera italiana aveva ristabilito il primato del Made in Italy, esattamente dal Metropolitan Theatre fino alle strade di Little Italy,merito della voce di di Luciano Pavarotti che, non nascondeva a nessuno la sua passione per rigatoni e fettuccine. Lirica e pasta trovano nel tenore modenese la sintesi della qualità del prodotto italiano: italian pasta e Giacomo Puccini riescono a tradurre i sentimenti degli emigrati nel legame con le loro radici. E la Rustichella d’Abruzzo continua il suo viaggio espandendosi nei mercati orientali, grazie al tocco elegante di Stefania Peduzzi, all’energia delle nuove leve della famiglia, Carolina, Piero e Stefano ed ai valori che l’asset aziendale ha sempre conservato nell’innovarsi: coerenza e reputazione.

Uno story telling che non si è mai distratto nè si è perso strada facendo, perché è la persona che viene posta al centro della politica aziendale: lavoratori e rivenditori, consumatori e clienti, governano il successo. Persino la tecnologia non prevarica gli ideali ma si pone al servizio dell’ambiente. Nel 2020 si arriva ad inaugurare un nuovo impianto 4.0 per la produzione di pasta all’uovo e formati giganti e lo stabilimento si dota di un impianto fotovoltaico utile ad assorbire tutta l’energia necessaria per la produzione.
Rustichella d’Abruzzo ha compiuto il miracolo e l’etimologia richiama l’esatta esperienza di unicità: è cosa meravigliosa. E tanto buona!
Sabrina de Luca













