Lettera aperta al sindaco: la STAZIONE DI POSTA” a Pianella sarà per voi una mannaia elettorale

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LE CONSIDERZIONI DEL DOTT.MAURO FINI, DI PIANELLA, SUL PROGETTO “STAZIONE DI POSTA”

Vorrei fare alcune considerazioni, con spirito costruttivo, sul progetto “Stazione di Posta” a Pianella; sostanzialmente due. Senza entrare nel merito della liceità del progetto, del nobile spirito solidale che lo possa motivare, sulla sua eventuale convenienza e/o fattibilità, Sono riflessioni che ogni cittadino può fare in proprio. 

1) A me preme, essendo una decisione che riguarda la collettività e quindi il futuro del nostro paese e quindi dei nostri figli, sottolineare solo un punto fondamentale di ordine procedurale, di “cultura amministrativa”, di trasparenza e rispetto dei concittadini. Attraverso le varie proposte e programmi elettorali eleggiamo i rappresentanti nelle sedi istituzionali, cioè coloro che dovrebbero rappresentare e realizzare le aspettative e le esigenze della comunità. Quindi, da un punto di vista squisitamente etico e semantico, il “politico” dovrebbe attuare ciò che ha proposto in campagna elettorale e per cui è stato apprezzato, votato ed eletto.

Quando, invece, è coinvolto in progetti nuovi, non contemplati nel programma elettorale, che riguardano il futuro di una comunità, in virtù del suo ruolo istituzionale di rappresentante dei cittadini dovrebbe anche “ascoltare” la loro volontà ed agire di conseguenza. Nella fattispecie, se idealmente l’amministrazione comunale avesse fatto un referendum popolare sulla bontà e fattibilità del progetto suddetto, cioè avesse ascoltato il parere dei cittadini pianellesi, l’esito sarebbe stato scontato e sicuramente un plebiscito di contrarietà. Un “politico” istituzionalmente coerente e lungimirante, sensile e rispettoso dei propri concittadini non potrebbe non tenerne conto e dovrebbe semplicemente prenderne atto. Non mi risulta che ciò sia accaduto. Non solo, ma siamo alla solita prassi: la Politica, anziché rappresentare e realizzare le aspettative e le necessità dei cittadini, rovescia il problema, cioè Pochi eletti, nella “stanza dei bottoni”, decidono di propria iniziativa il nostro futuro e quello dei nostri figli ed i cittadini devono accettare passivamente ed adeguarsi come succede per l’imprinting dell’oca.

2) La seconda considerazione, invece, investe più la sfera interiore e personale di ciascuno di noi. Caro Sindaco e cari Amministratori comunali, personalmente, la sola idea che fra qualche decennio qualcuno o la collettività potesse addebitarmi la responsabilità, come già successo in passato nei primi anni ‘60 al Sindaco dell’epoca (di cui per rispetto non faccio il nome) di aver distrutto la favolosa Villa Comunale di Pianella in via Villa De Felici, vero orgoglio e gioiello del nostro Paese da tutti riconosciuto, mi toglierebbe il sonno e mi farebbe star male. Esercito, in qualità di medico, nel comune di Pianella ormai da quasi 37 anni. Con orgoglio ricevo Clienti non solo locali ma soprattutto di città e paesi limitrofi che costantemente mi esternano il loro pensiero di compiacimento ed apprezzamento per la “vitalità” e la tranquillità della nostra cittadina, vero esempio di accoglienza, integrazione e benessere. Sono queste le considerazioni positive che i cittadini di Pianella amano e vogliono sentirsi dire.

Non altro. E, soprattutto, non vorrebbero ripetere la drammatica esperienza negativa già vissuta in passato da un nostro comune limitrofo con le “case parcheggio”, fulcro di delinquenza e spaccio di droga! Purtroppo, al di là dei buoni e nobili propositi teorici, esiste poi la nuda e cruda realtà. Cari amministratori, io non posso conoscere le vostre ambizioni personali e politiche e soprattutto gli istinti e le motivazioni che lusingano il vostro personale “ego”; e nemmeno mi interessano. Sicuramente, la realizzazione del progetto “Stazione di Posta” a Pianella sarà per voi una mannaia elettorale, così come lo è stata l’installazione dell’autovelox per la passata amministrazione.

Non solo. Cosa peggiore. Sarete condannati dalla storia e sarete ricordati come coloro che hanno distrutto quel “Gioiello”, esempio di passeggio, eleganza , cultura, ospitalità e tranquillità, che rappresenta la città di Pianella agli occhi dei residenti e dei visitatori e frequentatori del nostro amato Paese. In tal caso, contenti Voi, auguro buona fortuna. Ai posteri l’ardua sentenza. “Quisque faber fortunae suae”.

 

dott. Mauro Fini

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