Gruppo consiliare INSIEME OGGI PER IL DOMANI: il Comune svende le antenne, chi rimborserà i cittadini?

“Nel consiglio comunale del 5 giugno, inserito surrettiziamente tra una serie di ratifiche, c’era l’accertamento di una nuova entrata da 55 mila euro per canoni da locazione di un sito comunale sul quale insiste una antenna di telefonia – spiegano i consiglieri di minoranza – ma alla richiesta di chiarimenti la maggioranza rifiutava di approfondire l’argomento invitando noi consiglieri a fare accesso agli atti se volevamo informazioni supplementari ed a rivolgerci alla Corte dei Conti se avessimo ravvisato un danno.

Il risultato di tali verifiche è apparso a dir poco incredibile, poiché abbiamo accertato che il comune di Pianella, con delibera di giunta, ha scelto di rinunciare al contratto vigente che garantiva un’entrata di oltre 12 mila 220 euro annui fino al 2033, per stipulare, per il medesimo terreno, un nuovo contratto a meno di un quinto dell’importo del canone precedente, poiché ha firmato un nuovo accordo per soli 2 mila e 200 euro annui, vincolandosi per ben 25 anni, dietro la corresponsione anticipata dell’intero importo per euro 55 mila euro”

Tale operazione finanziaria viene ritenuta dal gruppo di minoranza oltremodo dannosa per le casse dell’ente: “Non solo si è volontariamente rinunciato al contratto vantaggioso, ma senza alcuna procedura concorrenziale si è vincolato il bene pubblico per ben 25 anni ad un importo che si palesa poco più che simbolico, solo per poterlo spendere subito rispetto alle scadenze naturali, generando un danno alle casse comunali di circa 250 mila euro”.

Non sappiamo – concludono i consiglieri Chiarieri, Pozzi, Marinelli ed Aramini – se addebitare ad inesperienza o ad altri fattori tale scempio delle risorse pubbliche, ma di certo non si può tollerare che si sieda in giunta ed in consiglio senza avere la minima cognizione delle conseguenze che le decisioni assunte possono avere sulle tasche dei cittadini, poiché un’amministrazione che aumenta TARI, mense, scuolabus e colonia non può permettersi di concludere un’operazione talmente scellerata che priva i cittadini di centinaia di migliaia di euro nei prossimi 25 anni solo per l’ansia di avere l’anticipo di risorse subito disponibili per alimentare una rete clientelare fatta di contributi a pioggia, karaoke e altre futilità. Ovviamente, come suggeritoci in consiglio dal capogruppo di maggioranza, abbiamo inviato tutti i documenti alla procura presso la Corte dei Conti per i dovuti approfondimenti”.

 

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