“Questa mattina – ha detto il presidente della Confcommercio di Pescara e membro dell’Autorità Portuale del Medio Adriatico Riccardo Padovano – ho partecipato alla conferenza stampa in Regione e devo dire di aver apprezzato quanto emerso. Noi come Autorità portuale avevamo il 30 luglio scorso ad Ancona affrontato il problema, dicendo che una volta partita la manifestazione d’interesse per individuare l’area dove stoccare i rifiuti, avremmo subito messo a disposizione due mln di euro e avviata la procedura di evidenza pubblica per individuare i motopontoni abilitato al dragaggio.
Così come detto dal presidente Lorenzo Sospiri, contiamo nei primi giorni del mese di settembre di dare iniziare i lavori. In questa prima fase verranno dragati circa 10mila metri cubi di sedimenti, tenuto conto che si dovrà individuare una discarica per depositare i rifiuti del dragaggio. Detto questo il porto di Pescara ha bisogno di un dragaggio di 25mila metri cubi l’anno per garantire la sicurezza della marineria e quindi della vita umana.
Bisogna tenere conto – prosegue Riccardo Padovano – che ci sono ulteriori 32mila metri cubi di spostamento di materiali nella vasca di colmata e questo intervento porterà a far sì che nel porto di Pescara si arrivi ad avere la giusta attenzione per uno scalo che, mi preme sottolineare in quanto membro dell’Autorità Portuale non dovrà avere solo una valenza come porto peschereccio ma anche porto di interesse nazionale per far tornare nel porto il traffico croceristico per ripristinare il collegamento con l’altra sponda dell’Adriatico e ovvero la Croazia ma anche Grecia e Albania, così come accadeva fino al 2012”.














