“Moderno Antimoderno” Giornata di studi dedicata a Cesare De Michelis

“Moderno Antimoderno” è il tema sul quale, il 23 ottobre prossimo, si svilupperà la Giornata di Studi dedicata a Cesare De Michelis. L’iniziativa, promossa ed organizzata dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Ugo Perolino, sarà ospitata nell’Aula “De Tommaso” del Campus universitario di Pescara. Cesare De Michelis (1943-2018), critico letterario, editore e accademico, nell’arco di oltre cinquant’anni di attività, ha segnato profondamente tanto la ricerca filologica e la storiografia letteraria quanto l’orizzonte editoriale e culturale del nostro Paese.

La Giornata di studi a lui dedicata sul tema “Moderno Antimoderno”, prevede una serie di sessioni tematiche che copriranno l’intero arco della giornata, dalle 9:30 alle 18:30. L’iniziativa intende ripercorrere l’itinerario critico di Cesare De Michelis, dalle radici culturali e metodologiche alle analisi delle trasformazioni ideologiche ed estetiche della modernità letteraria. Le relazioni sono affidate a docenti di primo piano del panorama nazionale e giovani ricercatori, un parterre ampio e composito che testimonia la rilevanza scientifica e culturale attribuita alla figura di De Michelis e la pluralità di approcci attraverso cui se ne intende rileggere l’eredità.

Sarà possibile partecipare al convegno sia in presenza sia da remoto, tramite il QR-code disponibile sulla locandina. “Se, come docente e critico, De Michelis ha contribuito a ridefinire l’orizzonte della letteratura moderna e contemporanea, – spiega la professoressa Lorella Martinelli, Presidente del Corso di Laurea in Mediazione linguistica e Comunicazione interculturale presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne della “d’Annunzio”come editore ha trasformato la Marsilio Editori in un luogo di sperimentazione e di apertura, capace di accogliere voci emergenti della narrativa italiana, da Susanna Tamaro a Margaret Mazzantini, da Chiara Gamberale al fenomeno globale di Stieg Larsson, senza rinunciare a un catalogo di ampio respiro, che ha sempre coniugato attenzione alla tradizione e sensibilità verso il presente”.

 

 

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