A soli dieci giorni dalla scomparsa della signora Dalgisa Mantini, madre del professor Luciano Alessandrini e nonna della consigliera regionale Erika Alessandrini, un altro lutto ha colpito la famiglia Alessandrini. Iginio, fratello di Luciano, è venuto a mancare prematuramente dopo una lunga e difficile battaglia contro la malattia. Le esequie di Igino si sono svolte sabato 8 marzo nella Basilica della Madonna dei Sette Dolori, in un’atmosfera di profondo dolore e commozione.
Durante il rito funebre, il professor Luciano Alessandrini ha pronunciato un toccante discorso, ricco di emozione e riflessione. Le sue parole hanno messo in luce non solo il calvario vissuto dal fratello, ma anche l’importanza della dignità e dell’umanità nel trattamento dei malati. “Non abbiate timore. Non parlerò di takipirina consigliata a chi non trovava sollievo neanche con la morfina”, ha esordito Luciano, sottolineando la frustrazione e il dolore che Iginio ha dovuto affrontare.
Il professor Alessandrini ha voluto distinguere tra “dottori” e “medici”, evidenziando l’importanza dell’umanità e della compassione nel percorso di cura. Ha ringraziato in particolare la dottoressa Donatella Bosco, dirigente del reparto di cure palliative, e la dottoressa Anna Morelli, che hanno saputo restituire a Iginio la dignità che gli era stata negata. “Parlerò di umanità. Quella umanità che hai sempre dimostrato in vita e che hai ritrovato in due medici che hanno attraversato il tuo percorso terreno”, ha affermato Luciano, commuovendo i presenti.
Le parole di Luciano hanno trovato eco in quelle della nipote Erika, che ha voluto condividere il suo dolore e il suo affetto sui social. “Un caldo raggio di sole in una giornata d’inverno. Questo sei sempre stato per tutti noi. E per sempre resterai”, ha scritto la consigliera regionale, esprimendo il legame profondo che univa la famiglia e il ricordo luminoso che Iginio lascerà nei cuori di chi lo ha amato.
La scomparsa di Iginio Alessandrini non è solo una perdita per la famiglia e della compagna Paola Capodicasa, ma anche un richiamo alla riflessione su come la società affronta la malattia e la sofferenza. Le parole del professor Luciano e della nipote Erika ci invitano a non dimenticare l’importanza dell’umanità e della dignità nel percorso di cura, affinché nessuno diventi mai solo un numero.
In un momento così difficile, la famiglia Alessandrini si unisce per onorare la memoria di Iginio, promettendo di continuare a lottare per il bene di chi soffre, come lui avrebbe voluto. “Lunedì verrò a prenderti per accompagnarmi da tutti i presenti per aiutarci a dare dignità a coloro che soffrono. Faremo solo opere di bene in favore delle cure palliative, in ricordo di Iginio, come promesso alla dottoressa Bosco, faremo questo”, ha concluso Luciano, lasciando un messaggio di speranza e di amore.