RIAPRE SAN DOMENICO E DIVENTA PORTA SANTA
Così monsignor Valentinetti riporta Penne nel Giubileo

La riapertura al culto, dopo i lavori, della chiesa di San Domenico, chiusa da cinque anni, ha portato una clamorosa novità: l’arcivescovo di Pescara-Penne Tommaso Valentinetti ha annunciato di averla proclamata quarta porta Santa dell’anno giubilare. Una dichiarazione che ha spiazzato i numerosi fedeli intervenuti alla santa messa. Persino il sindaco Gilberto Petrucci non ne sapeva nulla.

“Ho riflettuto molto su questa decisione”, ha spiegato il monsignore. Penne infatti era stata esclusa dal giubileo poiché il duomo è interdetto a causa dei terremoti, ma la settimana prossima vedrà aprirsi il cantiere che ha avuto un iter travagliato tanto che l’arcivescovo si era scagliato contro i ritardi burocratici. “Penne merita questo mio decreto che da’ all’ antichissima città questo privilegio. Lo dovevo ai pennesi ed alla storia religiosa plurimillenaria”. 

Le altre chiese giubilari, già istituite con un precedente decreto, sono la Cattedrale di San Cetteo e il Santuario della Divina Misericordia a Pescara, nonché il Santuario di San Nunzio Sulprizio a Pescosansonesco.

“Sono felice della scelta assunta dall’Arcivescovo Valentinetti, che ringrazio a nome di tutta la comunità pennese, scelta che riconosce la storia religiosa della nostra città. A Penne sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria (la remissione totale delle pene temporali dovute ai peccati), in base alle norme sulla concessione dell’indulgenza durante il Giubileo Ordinario dell’anno 2025. Ci aspetta dunque un anno intenso durante il quale i pellegrini potranno visitare la nostra città”, ha commentato il sindaco Gilberto Petrucci. 

B.Lup.

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