Sarà una cerimonia densa di significato storico, civile e simbolico quella che la città di Penne si appresta a vivere venerdì 13 giugno 2025, in occasione dell’81° anniversario dell’ingresso nella Città di Penne della Divisione d’Assalto “Nembo” come documentato dagli atti presenti presso l’Archivio Storico Comunale.
Per onorare questo legame indelebile con la storia, l’Amministrazione comunale ha organizzato una serie di momenti pubblici aperti alla cittadinanza, alle autorità civili e militari.
La manifestazione inizierà alle ore 15.30 con il lancio degli atleti del Centro di Addestramento Paracadutismo della Brigata Paracadutisti Folgore presso lo stadio comunale “F. Colangelo” di Contrada Ossicelli, proseguirà con l’inaugurazione di un cippo commemorativo dedicato alla Divisione “Nembo” alle 16.30 presso il Viale San Francesco, all’ingresso della Città e, avrà il suo momento culminate nella cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria al 184° Reparto Comando e Supporti Tattici “Nembo”, atto ufficiale con cui la città riconosce e rinnova il suo legame con questa gloriosa Unità dell’Esercito.
Il Sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, ha anticipato con profonda emozione il senso dell’iniziativa: “Un appuntamento con la storia, che Penne si prepara a vivere con orgoglio e gratitudine perché ricordare ciò che accadde nel 1944 non è solo un omaggio doveroso, ma un atto di giustizia. È anche grazie a quei giovani uomini della Nembo, che credevano nei valori della Patria e della libertà, se oggi possiamo vivere in una Repubblica fondata sulla democrazia e sulla pace. La memoria non è qualcosa da celebrare una volta l’anno, ma un impegno da rinnovare ogni giorno.”
Oltre ai Comandanti del RAS del Centro di Addestramento Paracadutismo della Brigata Paracadutisti Folgore, del 184° RCST “Nembo”, del 183° Reggimento Paracadutisti “Nembo”, sarà presente il Generale Federico Bernacca, Comandante della Brigata Paracadutisti Folgore ed i Comandanti del CME Abruzzo Molise e del 9° Reggimento Alpini L’Aquila, i Colonnelli Marco Iovinelli e Mario D’Angelo.