Marconi: retromarcia sulla circolare per i maggiorenni, ma la dirigente difende il rapporto scuola-famiglia

Alla fine la circolare della discordia è stata ritirata e sostituita con un’altra che all’apparenza contiene alcune modifiche, laddove esclude la presenza del genitore nei permessi di uscita anticipata dei diciottenni, ma il senso dell’informazione alle famiglie sui movimenti dei propri ragazzi resta. D’ora in poi all’Istituto Tecnico “Guglielmo Marconi”, ancora ospitato in una struttura provvisoria che conta 466 studenti e 26 classi comprese alcune dei corsi serali, gli studenti maggiorenni potranno assentarsi anzitempo dalla scuola presentando la richiesta comunque avallata formalmente da un genitore.

Era stato proprio questo il punto più alto della polemica, scoppiata attraverso la protesta di alcune famiglie (“anzi di una che non vedo qui”) che avevano minacciato di presentare un vero e proprio esposto sulla lesa autonomia degli studenti con la maggiore età. E così ieri pomeriggio la dirigente scolastica Angela Pizzi ha tenuto a precisare, nel corso di un’assemblea pubblica aperta a tutti e indetta proprio da lei, il senso della circolare del 3 settembre che era stata emanata esattamente negli stessi termini riportati nelle direttive dei sette anni precedenti.

Il clamore dato alla vicenda, secondo quanto ha spiegato la stessa preside, è sicuramente “fuori luogo”, e nessuno ha mai obiettato sulla sua applicazione. “Per me – ha detto – gli studenti sono tutti figli. Non c’è abuso di potere, non c’è volontà di coercizione nei confronti dei giovani, non c’è nulla: c’è semplicemente una maggiore collaborazione tra la scuola e la famiglia, perché mi metto nei panni dei genitori che stanno al lavoro e che sanno che il proprio figlio è a scuola dalle 8 alle 13:50 e stanno tranquilli, poi invece succede che i figli stanno in giro e non c’è possibilità di controllo”.La dirigente ha mostrato la propria amarezza per la vicenda.

“Mi dispiace tanto per questo clamore che getta un’ombra su una scuola che a fatica si sta rialzando dopo il terremoto del 2017, senza una sede e con la guerra che altri ti fanno perché l’istituto tecnico spesso viene considerato come una scuola di serie B, mentre tu cerchi comunque di far vedere che hai delle eccellenze. Quindi c’è un lavoro dietro grandioso che viene oscurato perché c’è una persona che vuole gettare fango contro l’istituto, senza una valida ragione”.

La dirigente poi ha precisato che “non c’è mai stato nessuno che è stato trattenuto a scuola, mai. Perché il genitore sa che può tranquillamente chiamare per dire ‘ho questo problema, però mio figlio ha bisogno di uscire a quest’ora’”. Era stata nemmeno tanto velatamente tirata in causa la carica di consigliera comunale di minoranza della Pizzi accostata a una violazione di norme che sostengono l’autonomia di un giovane che ha compiuto i 18 anni.

In sua difesa sono intervenuti alcuni amministrativi del “Marconi” ed anche il responsabile del plesso distaccato nel cuore del centro storico il quale ha ribadito che lui avvisa sempre le famiglie in caso di assenza degli studenti. Insomma, più una pratica di buon senso che altro sarebbe alla base della circolare. 

 

Berardo Lupacchini

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