“Carcasi parrucchiere ma solo Gay”. I titolari: un’occasione per lanciare un messaggio di uguaglianza e rispetto

Ha suscitato tanto scalpore l’offerta di lavoro pubblicata da un salone di parrucchieri, di Montesilvano, per selezionare un professionista, rigorosamente gay, a cui affidare la poltrona all’interno del proprio locale di bellezza.

La notizia ha avuto un rilievo nazionale, tant’è che i titolari Sabina Pallini e Alessandro Tacconelli sono stati ospiti del programma Mediaset “Mattino Cinque” condotto da Federica Panicucci e Francesco Vecchi con la partecipazione di Alessandro Cecchi Paone ed Hoara Borselli.

Noi de Lacerba siamo stati nel salone di bellezza ed abbiamo intervistato i titolari, coppia giovane e simpatica che affermano con determinazione le proprie ragioni .

“La decisione – ci dicono Sabina ed Alessandro – scaturisce dalla nostra personale esperienza: i parrucchieri gay hanno una manualità, una sensibilità, una professionalità ed un modo di fare che si differenzia dagli altri, uno stile ed uno charme unico nei confronti delle clienti”. 

“E poi – continua Tacconelli – siamo nel nostro salone ed abbiamo il diritto di scegliere e decidere chi assumere”

“Ci hanno discriminati  – aggiunge Sabina – perché abbiamo avuto il “coraggio” di scrivere un annuncio solo ed esclusivamente per coloro che invece vengono spesso emarginati ed attaccati per il loro orientamento sessuale, insomma abbiamo subito una sorta di razzismo al contrario”.

Per Tacconelli, il loro annuncio, dovrebbe essere proprio un’occasione per lanciare un messaggio di uguaglianza e rispetto.

“Nel mondo dei parrucchieri – continua Sabina – i gay hanno una marcia in più questo è per i titolari del salone è un dato di fatto”. 

Molte persone però non condividono ed hanno letto in questo annuncio una discriminazione al contrario, vista l’importanza del lavoro sulla parità di genere sancito nel 2000 come direttiva UE e poi diventato decreto di stato Italiano nel 2003. 

Insomma i titolari del salone fermi nella loro posizione aspettano le candidature, puntualizzando, però, che la prima cosa resta comunque la professionalità e le competenze che verranno, prima di tutto, valutate.

 

 

Manuela Canonico

 

 

 

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