«La Penne-Mare si farà, si deve fare, anche se Loreto Aprutino si è praticamente defilata. Abbiamo chiesto all’Anas di procedere per i 4 km che insistono nel nostro territorio, poi si vedrà. Qui si scherza con il fuoco. È un’opera strategica che il ministero delle Infrastrutture ha finanziato con 64 milioni di euro che la sinistra non si capisce perché vorrebbe far cancellare: cerchiamo assolutamente di andare avanti!».
Gilberto Petrucci, sindaco di Penne, non vuole perdere quest’opportunità per un’arteria di cui si cominciò a parlare nel lontano 1964. Poi, nel 2008, il cantiere che invadeva la fascia di rispetto della riserva lacustre pennese di quella che invece era la “Maremonti” venne cancellato da un’inchiesta penale che non produsse colpevoli e da allora tutto si è fermato.
Intanto, Dell’Unto dell’Anas è stato nominato responsabile unico del progetto e dovrà in qualche modo decidere se Penne potrà sganciarsi nel tentativo di avviare il cantiere di un primissimo lotto di 4 km sui 6 che avrebbe coinvolto anche Loreto Aprutino. Massimo Pica, presidente del consiglio comunale loretese, durante una recente seduta, ha definito “folle” il progetto.
«È solo una mia opinione. Ma è un intervento così impattante con ponti e gallerie che deturperà il paesaggio e che non risolverà il problema della viabilità».
«I tecnici comunali – controbatte Gianluca Buccella, consigliere di minoranza di Loreto – prendono per buono il vecchio tracciato e non quello ridisegnato da Anas che lo variò nel 2012: un modo per fare ostruzionismo».
«La Penne-Mare – sostiene il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri – rappresenta invece un’urgenza infrastrutturale, ovvero dotare un’area interna strategica come quella vestina di un collegamento diretto, veloce, con la costa, perché una nuova Rigopiano non accada mai più anche sotto il profilo dell’impossibilità di un mezzo di soccorso di raggiungere la zona di un disastro.
Nella precedente programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 era stato ipotizzato un intervento complessivo di 36 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro a carico della Regione e 29 milioni di euro a carico di Anas, per la realizzazione della cosiddetta ‘mare-monti’, opera attesa per 40 anni, ma le ben note vicende giudiziarie non hanno permesso l’attuazione del lotto ora finanziato dal CIPESS che nella seduta del 21 marzo 2024 ha approvato il Contratto di Programma Mit-Anas 2021-2025 che contempla la realizzazione della strada a scorrimento veloce Penne-Mare».
L’investimento in origine prevede appunto la realizzazione del primo lotto funzionale: Penne-Passo Cordone, sul territorio di Loreto Aprutino, per un totale di 6 km. Il tracciato descrive l’ingresso sulla nuova strada all’altezza della zona artigianale, tra Contrada Campetto e Ponte Sant’Antonio, nei pressi del nuovo sito produttivo di Brunello Cucinelli, ma a questo punto, senza il nulla osta di Loreto, non dovrebbe proseguire fin nella sua contrada di Passo Cordone dove si pensava ad uno svincolo. E così gli svincoli previsti da quattro passeranno a tre: San Pellegrino, Montebello di Bertona, Civitella Casanova.
Berardo Lupacchini















