Domenica 28 settembre, alle ore 10.30, presso Contrada Fonte d’Antò di Colle Stella, nel comprensorio di Penne (PE) avrà luogo l’inaugurazione del Sacrario a Carlo Bonfiglio, l’aviere fucilato, proprio in quel sito, l’11 giugno 1944, dal battaglione San Marco della Repubblica di Salò. Con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Consiglio Regionale, del Comune di Loreto Aprutino e del Comune di Penne, la cerimonia si svolgerà alla presenza delle auorità civili, religiose e militari. Parteciperanno 2 rappresentanti della 133.ma Squadriglia Radar Remota – Corpo dell’Aeronautica Militare, a cui apparteneva Carlo Bonfiglio, e comandata dal Capitano Pasquale Lettieri.
Il sacrario, realizzato in mattoni e affiancato da due cipressi, è stato ideato e sostenuto da Francesco Di Pietro diventato ormai custode della memoria del giovane ufficiale milanese che si rifugiò a Loreto dopo l’8 settembre 1943 quando, l’armistizio firmato da Badoglio, dichiarò la fine dell’alleanza tra Italia e Germania nazista.
In nome di Carlo, Francesco Di Pietro ha costruito un vero e proprio progetto iniziato come un atto di solidarietà, concretizzato con altri amici, nella pulizia del luogo esatto dove Bonfiglio fu ucciso, luogo ricoperto da rovi e sterpaglie. Proseguito con la ricerca storica, attraverso l’analisi ed il confronto di documenti e testimonianze.
Nel 2021 Francesco apporrà sulla parete esterna di una casa di via Cesare Battisti, una targa alla memoria di Carlo. Da quella casa, al numero civico 8, fu portato via Bonfiglio, sommariamente processato con l’accusa di detenzione di una pistola e trasportato a Fonte D’Antò per essere giustiziato. LEGGI L’ARTICOLO
Nel 2024 editerà il libro Carlo Bonfiglio, la (vera) storia”. Un’opera corale perché alla ricostruzione del vissuto loretese del giovane allievo, collaborano tanti amici come Aleardo Rubini, che ne cura la prefazione e Gianfranco Buccella che ha intrattenuto negli anni, rapporti epistolari con Mario Carpanelli che fu, come Carlo, ospite nella casa di via Cesare Battisti. Ma, soprattutto, c’è Mauro Soccio, immaginato sorridente sotto il baffo quasi iconico e libero nella immortalità del ricordo. Proprio sulle pagine de Lacerba, aveva dedicato uno scritto al diario di Carlo Bonfiglio intitolato GIORNI D’ATTESA ed incluso da Di Pietro nel libro. LEGGI L’ARTCOLO
Ed arriviamo al 2025: una targa ed un libro non sono sufficienti. Francesco vuole concludere il ricordo della breve esistenza di Carlo proprio lì, dove cessò. ” Ci vuole una pietra che sopravviva alle intemperie!” pensa. E su un foglio di carta disegna il “suo” sacrario per Carlo Bonfiglio. E da perfezionista qual è, caparbio come solo gli abruzzesi sanno essere, disegna anche i cartelli stradali che, dal crocevia di Penne fino a Contrada Stella, guideranno gli automobilisti fino a Fonte d’Antò. Tutto a sue spese, tutto realizzato promanando tempo ed energia da una passione che è sua ma che diventa sigillo di memoria per tutto il comprensorio vestino, simbolo del sangue versato per la guerra stupida, tali sono tutte le guerre del mondo!
Questo è il messaggio universale inciso alla base dei mattoni che sorreggerà le croci ed il marmo, NO ALLA GUERRA. Mentre noi cittadini, istituzioni e testimoni, dovremo avere la consapevolezza di far parte della storia che forse qualcuno, quando non ci saremo, racconterà, intrecciando la voglia di volare di Carlo Bonfiglio, cittadino onorario di Loreto Aprutino, alla voglia di non dimenticare di Francesco Di Pietro, cittadino, mecenate d’onore.
Al termine della cerimonia un brindisi offerto dall’Editore de Lacerba, Gianluca Buccella.















